“Con tutto il cuore, con tutta l’anima, chi ama la liturgia ama e desidera la bellezza e la santità dei riti che danno gloria a Dio e si riversano efficacemente sull’animo dei fedeli, nutrendo la loro fede, devozione e commozione”
Domenico Bartolucci
“Con tutto il cuore, con tutta l’anima, chi ama la liturgia ama e desidera la bellezza e la santità dei riti che danno gloria a Dio e si riversano efficacemente sull’animo dei fedeli, nutrendo la loro fede, devozione e commozione”
Domenico Bartolucci

il maestro

Una vita dedicata alla musica

Domenico Bartolucci nasce nel 1917 a Borgo San Lorenzo, in provincia di Firenze. Inizia a comporre all’età di 14 anni e nel 1939 è ordinato sacerdote. Dopo alcuni anni come Maestro nella Cattedrale di Firenze prosegue i suoi studi a Roma, culla della polifonia e della musica sacra. In breve tempo la sua fama si diffonde presso le varie Cappelle musicali delle Basiliche papali e nel 1956, a soli 39 anni, Papa Pio XII gli conferisce il prestigioso ufficio di Maestro Direttore Perpetuo della Cappella Musicale Pontificia “Sistina”.

il maestro

Compositore

È autore di una straordinaria produzione di opere, pubblicate in oltre 40 volumi.
Messe, Mottetti, il repertorio tradizionale della liturgia della Chiesa, musiche cameristiche, organistiche, sinfoniche e una serie di Oratori e Messe per soli, coro e orchestra, eseguiti dai più prestigiosi Enti musicali italiani, anche in Vaticano.
In omaggio alla Città di Firenze ha composto una monumentale opera lirica in tre atti, “Brunellesco”, dedicata alla costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore.

il maestro

Compositore

È autore di una straordinaria produzione di opere, pubblicate in oltre 40 volumi.
Messe, Mottetti, il repertorio tradizionale della liturgia della Chiesa, musiche cameristiche, organistiche, sinfoniche e una serie di Oratori e Messe per soli, coro e orchestra, eseguiti dai più prestigiosi Enti musicali italiani, anche in Vaticano.
In omaggio alla Città di Firenze ha composto una monumentale opera lirica in tre atti, “Brunellesco”, dedicata alla costruzione della Cupola di Santa Maria del Fiore.

“L’arte musicale è quella che più di tutte ha beneficiato della liturgia della Chiesa: le cantorie hanno rappresentato la sua culla, grazie alla quale essa ha potuto formare il linguaggio che oggi ammiriamo. Gli esempi più belli che la fede dei secoli passati ci ha consegnato e che dobbiamo mantenere vivi sono proprio il canto gregoriano e la polifonia: di essi occorre una pratica costante che possa vivificare e animare degnamente il culto divino”.
Domenico Bartolucci

“L’arte musicale è quella che più di tutte ha beneficiato della liturgia della Chiesa: le cantorie hanno rappresentato la sua culla, grazie alla quale essa ha potuto formare il linguaggio che oggi ammiriamo. Gli esempi più belli che la fede dei secoli passati ci ha consegnato e che dobbiamo mantenere vivi sono proprio il canto gregoriano e la polifonia: di essi occorre una pratica costante che possa vivificare e animare degnamente il culto divino”.
Domenico Bartolucci

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